Occlusione dentale

Occlusione dentale fisiologica: cosa sapere
La cosiddetta occlusione dentale fisiologica si individua mediante una serie di rapporti specifici in chiusura delle arcate dentarie, tra denti superiori e inferiori. L’occlusione dentale fisiologica si ha tra canini superiori e quelli inferiori e tra primi molari superiori e inferiori. L’occlusione dentale fisiologica significa che si determinano degli effetti positivi per l’apparato cranio facciale e nei movimenti tra le due arcate dentali. Quando abbiamo questa tipologia di occlusione dentale nei movimenti di apertura e chiusura non si determina traumatismo tra gli elementi dentali. Non solo, si tenga anche conto che l’articolazione della mandibola viene protetta da traumi e opera sempre in piena funzionalità. Ma quando invece possiamo parlare a tutti gli effetti di malocclusione? Cerchiamo di capire che cosa si intende per chiusura denti sbagliata e quali potrebbero essere le conseguenze.
Chiusura denti storta: cosa sapere sulla malocclusione
La malocclusione, ovvero una occlusione dentale problematica, si verifica in determinate situazioni, ovvero quando non vengono rispettati i parametri dell’occlusione fisiologica. Dobbiamo fare i conti con un elevato numero di mal posizionamenti tra le arcate dentarie che potrebbero dipendere da un fattore di costituzione. Di fronte a questi casi la malocclusione si instaura durante la crescita. A seconda dei casi si parla di seconde e terze classi ma abbiamo anche altri problemi come il morso crociato. In altre situazioni la malocclusione potrebbe essere anche una conseguenza di trattamenti odontoiatrici non correttamente eseguiti come ad esempio otturazioni, corone o ponti, oppure a seguito di estrazioni denti. Una occlusione dentale non corretta andrebbe curata il prima possibile per evitare problemi e conseguenze potenzialmente anche gravi.
Le conseguenze della malocclusione
Una malocclusione può avere diverse ripercussioni che possono essere anche piuttosto gravi. Ma malocclusione può provocare abrasioni anche molto significative fino alla frattura, sensibilità e necrosi della polpa dentale. Non solo, una occlusione denti non corretta potrebbe anche determinare mobilità del dente fino alla perdita. Se invece parliamo di effetti a lungo termine dobbiamo parlare di possibili problemi cranio-mandibolari relativi all’articolazione della mandibola e a muscoli del massiccio facciale con dolori al risveglio e possibile limitazione nell’apertura della bocca. Non solo, chi soffre di una occlusione dentale sbagliata potrebbe anche soffrire di problemi come ronzii auricolari, vertigini e disturbi della vista. Il malfunzionamento dentale potrebbe provocare quindi emicranie, acufene e dolori alla schiena e alle spalle. Anche per questo si consiglia di intervenire per tempo al fine di ritrovare benessere e migliorare la qualità della vita. Se vogliamo correggere un problema di occlusione dentale sarà necessario rivolgersi a un odontoiatra che dovrà eseguire una visita approfondita per valutare come intervenire. Chiaramente per correggere la malocclusione sarà importante rivolgersi a un odontoiatra che dovrà eseguire una visita approfondita per valutare le diverse modalità di intervento.
Occlusione dentale: possibili rimedi
E’ molto importante ripristinare l’occlusione dentale fisiologica per il benessere del paziente, sia locale dell’apparato masticatorio che cranio-facciale, cervicale e posturale. Per capire in che modo intervenire bisognerà però prima cercare di capire quali sono state le cause scatenanti dell’occlusione dentale. In casi legati alla crescita si potrebbe intervenire mediante l’ortodonzia intercettiva. Se invece parliamo di correggere problemi di occlusione dentale in età adulta solitamente i dentisti suggeriscono soluzioni di ortodonzia classica o invisibile. Quando invece parliamo di problemi di occlusione dentale provocati da una estrazione non ripristinata allora bisognerà prima pensare alla rimozione dei restauri incongrui e poi concentrarsi sulla ricentratura dei riferimenti funzionali tra denti e arcate dentarie.
Per correggere problemi di occlusione dentale dobbiamo distinguere tra tre diverse tipologie di ortodonzia: l’ortodonzia fissa, quella mobile e quella invisibile. La prima, l’ortodonzia fissa, prevede che a ogni dente debbano essere fissati dei bracket uniti con un filo metallico. L’ortodonzia mobile invece è costituita da un apparecchio che potrebbe essere rimosso e reinserito autonomamente dal paziente. Questa soluzione si utilizza soprattutto nei bambini per guidare lo sviluppo osseo e andare a influenzare l’attività muscolare. Infine abbiamo le soluzioni di ortodonzia invisibile, una soluzione innovativa caratterizzata dall’uso di mascherine trasparenti che non alterano così in alcun modo l’estetica del sorriso. Le diverse mascherine vanno cambiate ogni 15 giorni e consentono poi progressivamente di ritrovare un sorriso armonico.
