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Gengivectomia

In ambito odontoiatrico si sente parlare spesso di gengivectomia, un intervento chirurgico odontoiatrico mediante il quale lo specialista rimuove una parte del tessuto gengivale. Si tratta di una tipologia di procedura che serve a trattare tutta una serie di patologie che interessano le nostre gengive per poter eseguire altre terapie e per conseguire un fine estetico, si pensi ad esempio ai pazienti che soffrono di sorriso gengivale. Solitamente il gestista consiglia la gengivectomia quando si ravvisa la presenza di una malattia che interessa i tessuti molli. Anche la gengivectomia per carie è spesso una possibilità e nei prossimi paragrafi andremo a soffermarci proprio sulle diverse fasi di questo intervento. La gengivectomia si pratica se è presente un grave ascesso infiammatorio che richiede un curettage oppure se la quantità del tessuto gengivale fosse tale da rendere difficile se non impossibile l’inserimento di protesi dentale.

Gengivectomia: quando si fa

Oltre ai casi che abbiamo già visto dobbiamo anche dire che la gengivectomia è una soluzione ottimale se la quantità del tessuto gengivale fosse tale da impedire l’inserimento di una protesi dentale oppure se la gengiva dovesse crescere sopra una carie impedendone l’accesso per realizzare una otturazione. Non solo, la gengivectomia diventa una soluzione utile anche in caso di ipertrofia gengivale come l’eruzione passiva. La gengivectomia potrà essere la soluzione ideale anche in caso di gengiva asimmetrica o di sorriso gengivale. Come vedremo comunque la gengivectomia è un intervento articolato su diverse fasi.

Possiamo comunque anche dire che la gengivectomia si un intervento tutto sommato abbastanza semplice da eseguire che ha una durata media che oscilla tra i 30 e i 60 minuti sulla base anche della complessità di ogni singolo caso. Insomma, se ci si chiede la gengivectomia cos è possiamo rispondere che si tratti di un intervento consistente nella rimozione chirurgica del tessuto gengivale o della gengiva. Si tratta di un intervento di routine che si rende necessario quando si deve prelevare oppure rimuovere del tessuto gengivale. Ad esempio è un intervento che viene utilizzato tipicamente per il trattamento di patologie come la gengivite oppure per rimuovere il tessuto molle gengivale per ragioni estetiche e modificare il sorriso.

Gengivectomia: i diversi step

La gengivectomia si articola su diversi step, è facile da eseguire e quando interessa un solo dente viene eseguita in un’unica seduta. Chiaramente in caso di grande quantità di tessuto gengivale da asportare potrebbero servire anche più sessioni per concludere il trattamento. Le diverse fasi di gengivectomia prevedono l’anestesia locale, ovvero una iniezione di anestetico sulla parte che dovrà essere trattata. Ci sarà poi la fase di preparazione dell’intervento che prevede che si esegua uno sciacquo per un minuto circa con un collutorio a base di clorexidina così da disinfettare la zona da operare. Non solo, con la gengivectomia si procede poi con l’incisione eseguita con bisturi o laser sul tessuto che dovrà essere asportato.

Infine lo specialista applicherà un impacco chirurgico che servirà a proteggere la parte trattata anche nella fase post-operatoria e che dovrà essere rimosso poi dopo circa sette giorni. L’intervento di gengivectomia non è doloroso in sé poiché viene svolto in anestesia locale. Dopo aver finito l’effetto dell’anestetico i pazienti potrebbero provare dolore ma potranno comunque moderarlo assumendo alcuni farmaci analgesici. In caso di gengivectomia dolore e fastidio saranno comunque limitati proprio grazie all’anestesia locale.

Gengivectomia laser tempi di guarigione

Ma come funziona la fase post-operatoria? Il recupero di un intervento di gengivectomia è molto rapido e nei giorni successivi l’operazione potrebbe presentarsi del sanguinamento accompagnato a dolore alla mascella. Si consiglia di ascoltare sempre i consigli del dentista e quindi di evitare bevande e cibi troppo caldi, evitare di fumare, evitare o ridurre consumo di alcol e dolci e preferire almeno per qualche giorno l’assunzione di cibi morbidi. Si consiglia anche di evitare di usare lo spazzolino nella zona trattata almeno nei primi giorni dopo l’intervento. La gengivectomia comunque non è esente da rischi e bisogna anche considerare che potrebbe manifestarsi un’infezione per via della proliferazione dei batteri nella zona trattata.

Gengivectomia costo: cosa sapere

Il costo della gengivectomia oscilla in base a diversi fattori come la struttura in cui viene eseguito l’intervento, la complessità del caso specifico, la strumentazione utilizzata e il numero di sedute che potrebbero essere necessarie per completare il trattamento. I prezzi possono varia da circa 300 euro fino a oltre 1000 euro qualora si trattasse del coinvolgimento di più denti. Il dentista raccomanda solitamente la gengivectomia a tutti i pazienti che hanno una recessione gengivale causata da invecchiamento, infezioni batteriche, lesioni o malattie gengivali. In caso di malattia gengivale, ad esempio, il dentista potrà raccomandare una gengivectomia così da prevenire futuri problemi alle gengive o favorire la pulizia dentale. L’intervento di gengivectomia non viene invece consigliato sempre per interventi estetici e dovrà essere sempre lo specialista a fare le giuste valutazioni a seconda dei casi.
Gengivectomia