Carie dente del giudizio

Dente del giudizio cariato sintomi
Un dente giudizio cariato è un problema che non va sottovalutato e che potrebbe causare seri problemi. In caso di carie dente del giudizio l’unico chiamato a valutare come procedere sarà il dentista. I sintomi di una carie dente del giudizio vanno comunque dall’aumento della sensibilità agli stimoli termici fino al dolore anche molto forte. Ci sono diversi fattori che andranno valutati da parte del dentista per capire come trattare una carie dente del giudizio. Un dente del giudizio cariato si può curare, certo, ma molto dipenderà dalla grandezza della carie, dalla valutazione del dente e così via. In ogni caso sarà sempre necessaria una valutazione clinica di un odontoiatra esperto per una valutazione caso per caso. La carie dente del giudizio è una condizione molto comune che non dovrà essere in alcun modo sottovalutata anche perché dolore e infiammazioni derivanti non sono per niente qualcosa di leggero. In caso di carie dente del giudizio si realizza quasi sempre l’estrazione poiché sarebbe alquanto traumatico per i pazienti sottoporre questi stessi denti a otturazione o devitalizzazione. Ancor più che stiamo parlando di denti che non svolgono alcuna funzione e non hanno impatti dal punto di vista estetico. Solitamente quando si parla di denti del giudizio gli specialisti optano quasi sempre per l’estrazione, spesso anche preventiva, in quanto agire poi su denti con radici già sviluppate potrebbe rappresentare un problema complesso.
Dente del giudizio cariato: le cause
Tutti gli esseri umani hanno i denti del giudizio in ciascun lato della bocca, ovvero nell’arcata superiore e inferiore. A differenza di altri denti comunque, i denti del giudizio spuntano solo nell’età adulta, e nemmeno sempre. Si tratta degli ultimi molari a spuntare nelle arcate dentarie, più precisamente nella parte finale della bocca. In caso di dente del giudizio cariato la causa è quasi sempre una igiene orale carente giustificata anche dal fatto che i terzi molari potrebbero essere inclusi o semi-inclusi diventando così un ricettacolo di batteri. La soluzione più adottata in questi casi è comunque quella dell’estrazione. La carie è una patologia multifattoriale in cui intervengono diverse condizioni predisponenti. Esistono persone che godono di una maggiore resistenza alla carie dente del giudizio e altri che, per motivi ancora non del tutto chiari, ne sono soggetti pur curando la propria igiene orale. Una delle cause di dente del giudizio cariato è la quantità e qualità della saliva. La saliva infatti svolge una funzione importante nella bocca in quanto deve tamponare l’acidità. Non solo, la saliva svolge anche funzione immunitaria e protettiva nei confronti delle carie. Abbiamo anche alcune patologie che possono contribuire a ridurre la salivazione, stiamo parlando ad esempio del diabete mellito o della sarcoidosi. Da non sottovalutare anche l’assunzione di alcuni farmaci come antidepressivi che potrebbero diminuire la quantità di liquido salivare. La carie dente del giudizio comunque è un problema che si risolve sempre con l'estrazione.
Dente del giudizio cariato ed estrazione
L’estrazione del dente del giudizio non va visto come un intervento doloroso per il paziente in quanto il dentista utilizza l’anestesia locale. I denti del giudizio cariati comunque non sono tutti uguali e potrebbero bastare solo 5 minuti per procedere all’estrazione. Il dentista consiglia anche una terapia antibiotica e, se l’infezione fosse già presente, la terapia dovrà essere intrapresa almeno 24 ore prima. Sarà essenziale anche la somministrazione di antidolorifici per controllare il dolore anche una volta finito l’effetto dell’anestesia. In casi più complessi si consiglia di utilizzare il cortisone per ridurre o eliminare il gonfiore almeno nei giorni successivi all’intervento. L’uso di questi farmaci dovrà essere prescritto unicamente dall’odontoiatra mentre, per quanto riguarda il cortisone, si tende a non utilizzarlo in quanto il gonfiore post-estrazione durerà comunque solo pochi giorni e potrà essere controllato con impacchi di ghiaccio.
