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Innesto osseo dentale complicanze

In caso di innesto dentale complicanze come gonfiore o rigetto possono essere dietro l’angolo, anche per questo è importante capire come comportarsi. Se un dentista esegue la chirurgia dell’innesto dentario dovrà chiaramente prendere alcuni accorgimenti e tener conto delle specifiche condizioni di ogni paziente. L’innesto osseo fornisce un appoggio importante per sostituire i denti e in molte procedure odontoiatriche è importante che l’osso sia il più simile possibile a quello originario dal punto di vista di dimensioni e qualità. Ad esempio abbiamo diverse cause di perdita di volume osseo che si ricollegano a patologie e traumi sia gengivali che dentali. Se parliamo di innesto osseo dentale gonfiore e innesto osseo dentale rigetto sono alcune delle possibili complicanze ma le procedure vengono effettuate per riportare il volume al suo stato originario. Inoltre potrebbe servire a mantenere struttura e volume dell’osso una volta eseguita l’estrazione del dente. Nei prossimi paragrafi cercheremo di capire qualcosa in più sui rischi collegati all’innesto osseo dentale.

Innesto osseo dentale complicanze: cosa sapere

Prima di ricordare che quando si parla di innesto osseo dentale complicanze e problemi sono sempre possibili, sottolineiamo come il cosiddetto ripristino della struttura ossea facciale sia di vitale importanza per diversi motivi. Ad esempio in molte procedure odontoiatriche come l’inserimento di impianti dentali è determinante che l’osso appaia il più possibile simile a quello originario in termini sia di dimensioni che di qualità, solo così sarà possibile ottenere dei risultati davvero eccellenti. In caso di innesto osseo dentale controindicazioni di vario genere pesano e solo il dentista potrà individuare il modo migliore di procedere a seconda dei diversi casi. Con un innesto osseo dentale complicanze possono derivare dal materiale che viene utilizzato per l’osteogenesi. Il materiale che viene utilizzato per realizzare l’innesto osseo deriva da fonti differenti. Spesso si parla di innesto autologo quando la fonte del materiale proviene dal paziente stesso.

Si tratta di un materiale ideale per l’innesto in quanto contiene le stesse cellule del paziente e non comporta rischi immunologici di alcun tipo. Quando si parla di prelievi di osso autologo, ovvero del paziente, queste avvengono tipicamente in zone dette intra-orali o extra-orali. In questi casi con innesto osseo dentale complicanze e problemi sono più probabili in quanto parliamo di interventi articolati che prevedono un secondo intervento chirurgico. Inoltre potrebbe anche esserci un paziente sprovvisto della giusta quantità di osso da prelevare. L’innesto eterologo è quello che deriva da specie diversa e questo materiale dovrà essere pulito, deproteinizzato e poi sterilizzato così da ottenere le massime condizioni di igiene e sicurezza. Solitamente i materiali che vengono utilizzati con maggior frequenza in questi casi sono di origine animale, e quindi equina, suina o bovina. In caso di innesto osseo dentale complicanze e problemi possono riguardare anche un innesto alloplastico che si ha quando il materiale utilizzato è di materia sintetica e viene prodotto artificialmente. Si parla a volte di innesto omologo proprio quando il materiale utilizzato è prelevato da donatori.

Innesto osseo dentale: quando viene consigliato

Il cosiddetto innesto osseo dentale, anche detto rigenerazione ossea, è una tecnica consistente nell’incrementare l’osso così da riportarlo nel suo stato originario nel minor tempo possibile. Si tratta di una operazione che è fortemente consigliata anche per aumentare l’altezza o la densità dell’osso mascellare. Possiamo prelevare il materiale utile per l’innesto osseo da materiale biocompatibile, o, come abbiamo visto, da tessuto osseo del paziente o di altro individuo. Dopo che avremo prelevato il materiale osseo necessario dovremo inserirlo nelle cavità che presentano certa scarsità ossea. Una volta che la procedura sarà andata a buon fine avremo un osso sicuro e capace di supportare l’impianto dentale. Dopo aver ridotto l’altezza del tessuto osseo dell’arcata superiore il dentista solitamente procede con un rialzo del seno mascellare, un intervento che consentirà poi l’inserimento degli impianti dentali senza problemi.

Innesto osseo per impianti dentali: cosa sapere

In caso di innesto osseo dentale complicanze e problemi possono essere di vario genere e la procedura scelta dal dentista per aggiungere tessuto osseo all’interno della cresta alveolare prevede la realizzazione di un piccolo intervento di chirurgia odontoiatrica che dovrà precedere l’impianto stesso. Abbiamo diverse tecniche di inserimento di materiale osseo riempitivo che possono variare a seconda dei diversi casi da trattare. Ad esempio in molti casi oggi i dentisti utilizzano delle apposite membrane formate da materiale biocompatibile che dovranno essere posizionate sopra la zona dove serve aggiungere tessuto osseo. Queste membrane servono a creare una cavità vuota e isolata entro cui potremo posizionare l’osso. Quando il dentista avrà completato l’intervento la zona verrà richiusa con punti di sutura. In caso di innesto osseo dentale complicanze come gonfiore sono abbastanza frequenti ma di solito si dovrà aspettare qualche mese in modo da permettere al materiale riempitivo di integrarsi alla perfezione all’osso naturale prima di applicare la nuova radice artificiale in titanio. Solo in casi di condizioni di carenza ossea lieve potremo procedere all’inserimento dell’impianto nella stessa seduta. In caso di innesto osseo dentale complicanze come lesione del nervo e necrosi del tessuto sono possibili e vi sono anche controindicazioni come un processo carioso in corso.
Innesto osseo dentale complicanze